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Messaggi dalla serie "L'ispettore Derrick"

Per tenere esercitato il mio tedesco, ho scaricato da Youtube tutti gli episodi, dal primo all'ultimo, della serie poliziesca tedesca "L'ispettore Derrick", che guardo in lingua originale. Finora ho guardato tre episodi e mezzo (non ho molto tempo durante la giornata, quindi capita che guardi mezzo episodio al giorno) ed è molto interessante notare di che cosa essi trattano. Primo episodio (il primissimo della serie, del 1975): in un collegio feminile, dove ovviamente tutte le ragazze hanno indossano, un dipendente si invaghisce di una di esse e, al suo rifiuto, la uccide. Secondo episodio: un uomo sposato si è trovato un'amante giovane, e per vivere tranquillamente con quest'ultima, uccide la moglie. Terzo episodio: durante una festa, un uomo, ubriaco, cerca di approfittarsi di una ragazza che nota in abiti discinti, e nel tentativo di farla tacere (qualcuno aveva bussato alla porta della stanza dove si trovavano) la soffoca, uccidendola
Nedavni postovi

Le eresie di don Carrega, responsabile della cosiddetta "pastorale degli omosessuali" nell'Arcidiocesi di Torino.

Don Gianluca Carrega, responsabile della «pastorale degli omosessuali» afferma: "Nelle città pagane Paolo si trova di fronte a un fenomeno che non ha gli strumenti per comprendere. Lo considera una devianza. Ma non ha mai conosciuto una coppia omoaffettiva: non possiamo giudicare con categorie moderne quello che allora non esisteva. Certamente quei brani ci sono, ma come mai non mettere accanto a  quei passi anche Galati 3,28? Lì viene detto ben altro: "Non c'è né maschio né femmina". "Paolo e Gesù vivono in un'epoca precisa, non si possono estrapolare testi e non contestualizzarli. E c'è da tenere conto anche della tradizione: è lì, piuttosto, che va ricercata la condanna dell'omosessualità. È importante che chi presenti queste schede spieghi il contesto e lo sfondo in cui agiscono gli autori della Bibbia, senza spiritualizzare troppo i testi, altrimenti provochiamo disastri. Vale per i docenti, ma anche per molti predicatori". "È

Il "padre di tutte le confessioni"

Concludendo l'incontro con i membri della Croce Rossa italiana, lo scorso 27 gennaio papa Francesco ha invocato la benedizione di "Dio" "padre di tutte le confessioni" (sic!) Tutti a dire: ha sdoganato il "cristianesimo anonimo" di Rahner. No, cari miei, c'è di peggio. Ma andiamo con ordine. Nei confronti delle persone che professano altre religioni e appartengono ad altre confessioni non cattoliche dobbiamo avere un atteggiamento di rispetto e di amore. Non faremo mai conoscere Cristo, il Suo Amore e la sua parola di vita eterna senza rispetto e senza amore! Nello stesso tempo, sempre con rispetto e amore, quando ci capita la possibilità, dobbiamo far loro conoscere Cristo e il Suo Amore, parlando e testimoniando con la vita ciò che professiamo. Sono quindi loro che dobbiamo rispettare, le persone, non le loro credenze. Ciò che errore e falsità può venire solo dal demonio, l'ingannatore e il falsario per ecce

OMELIA DI DON LEONARDO RICOTTA, ARCIPRETE DI VILLABATE, IV DOMENICA T.O. 28.01.2017

OMELIA DI DON LEONARDO RICOTTA ARCIPRETE DI VILLABATE IV DOMENICA T.O. 28-01.2018 INITIUM OMNIS PECCATI SUPERBIA Una volta portai alla mistica Natuzza la foto di un defunto, un professore di filosofia. Non era chiaro se quest’uomo fosse stato credente oppure no, comunque aveva del Cristianesimo un’idea tutta sua. Appena vide la foto Natuzza esclamò senza esitazione:”Questo è N.N., è all’inferno per la sua superbia…” Natuzza non poteva conoscere nome e cognome di quella persona e neanche la sua condizione spirituale. Eppure… La superbia! La madre di tutti i peccati, l’inizio di tutti i peccati. Chi dipingerà l’orribile deformità, l’avvilimento estremo di un’anima superba nella quale non vi è più traccia dell’opera di Dio né armonia ma solo il male in tutto il suo orrore ripugnante e detestabile. Proprio per riparare i peccati di superbia il nostro adorato Signore fu coronato di spine. Lui, sovrano pantocratore dell’universo, accettò di farsi prendere a bastonate e trattare